mercoledì 23 marzo 2011

ORIZZONTE RUBATO AI PUTTI FARFALLA

leggerezza sfumata
in colori di volo
guardo da terra l'inafferrabile



Dopo aver rivisitato per l'ennesima volta, questa con me e Zita, la Camera Degli Sposi dell'ineguagliabile Mantegna, Ilde mi ha scritto questi versi, precisando non voler essere haiku ma forse anche si, che mi hanno ispirato il ritratto di lei medesima davanti al paesaggio mantegnesco.

2 commenti:

papavero di campo ha detto...

guardo l'immagine leggo i versi e mi scappano pensieri emotivi in haiku, d'istinto, a caldo altrimenti sarebbe altra cosa starci a pensare su, salterebbe il filo associativo.. sono questi e valgono per me per il mio sentire

dall'interdetto
sempre inafferrabile
brucia esclusione


si finge realtà
psiche ingaggiata al gioco
crudele vano


scena primaria
storia di relation ship
desiderando


ahimé mai vista camera degli sposi presto vorrei rimediare!
dalle immagini ricavo un racconto profondo complesso di relation ship, storia di nessi di legami di vincoli eppure il mio primo pensiero subito va alla scena primaria (camera degli sposi) quella da cui esclusi è originato il nostro dolore e il nostro desiderare, un inizio forse imprenscindibile ma necessario ad attivare la dinamica della pensabilità e dell'emozione e della vita psichica tutta

ps:non sono haiku belli lo vedo da me ma sono stati immediati

ps2: mi piace molto il nuovo headher

papavero di campo ha detto...

a mitigare spero la pesantezza mentale del precedente commento aggiungo pensieri più lievi:


nel volo d'aria
l'euforia sottopelle
il rapimento

libero volo
inseguire gli istanti
il cielo è vasto

saziarsi d'occhi
stessa traccia s'intreccia
a scia del cuore