sabato 26 marzo 2011

BAZZI

Nel 2003 stavo preparando una mostra personale da allestire nei locali della Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi, ente bancario che sponsorizzava gli artisti locali su spinta dell'allora presidente Bruno Brunet,
quando all'improvviso venne a mancare un caro conoscente, Bazzi.
Da un amico comune mi feci procurare delle sue foto e lo ritrassi, per un  ricordo da donare ai suoi famigliari.
Poi la sua triste dipartita autunnale mi ispirò anche un altro dipinto, che aveva per protagonista il mitico cappello a larghe tese  che portava sempre. Dopo il vernissage mi venne riferito da un'amica, ah perfido gossip provinciale, che un visitatore aveva stroncato il quadro dicendo che lo trovava assurdamente troppo fotografico. Ma non poteva sapere che io volevo anche di più, volevo che le mie pennellate sulla tela fossero oltre la fotografia, volevo un quadro cinematografico, col vento da far west a trascinare le foglie per le vie polverose della pieve dove aveva abitato Bazzi, al quale il ruolo di  loner cowboy si addiceva, e un poco forse gli piaceva interpretare. Dei due dipinti sono tuttora soddisfatto.

BAZZI  acrilico acquerellato su carta

ADIOS BAZZI acrilico su tela

2 commenti:

papavero di campo ha detto...

a quel critico che ha criticato (spesso i critici sono mossi da invidia si sa e neppure tanto inconscia) si potrebbe riferirgli dell'esistenza degli iperrealisti americani,
l'adios bazzi difatti è volutamente una fotografia parlante ed il racconto che fa è luminoso e malinconico nel contempo, aleggia la perdita mediante il cappello in aria e le foglie trascinate dal vento mentre la realtà imperterrita si fa fotografare dagli occhi di chi assiste e guarda e proprio per il contrasto di questa dualità, la normalità che scorre e il tuffo emotivo di nostalgia o rimpianto che il quadro procura un palpabile tocco sentimentale nella scena,
sei bravissimo c'è bisogno che lo dica? invece sì altrimenti il mio commento sarebbe manchevole di un elemento che sempre mi si attiva nel guardare le tue opere,

il west persino metafora dell'esistenza e come non pensare pensare ai libri di Cormac Mac Carthy e ai film dei fratelli Cohen e di musica riferimenti a bizzeffe! diciamo ry cooder e sprinsteen ma tutto il country e la vibrazione folk, da woody guthrie fino alle poetiche di bob dylan..scusa l'invasione di campo anzi ti chiedo, tu pittore e musico che hai la beltà di coniugare due ambiti così pregiati, cosa dedicheresti a bazzi a degno sottofondo di questo tuo quadro così bello?

ps: io metterei I trew it all away di bob dylan

"Once I had mountains in the palm of my hand,
And rivers that ran through ev'ry day.
I must have been mad,
I never knew what I had,
Until I threw it all away."

che te ne pare? me mi fa morire

jimi trotter ha detto...

So if you find someone that gives you all of her love,
Take it to your heart, don't let it stray,
For one thing that's certain,
You will surely be a-hurtin',
If you throw it all away.

Perciò se trovate qualcuno che vi dà tutto il suo amore
Prendetelo nel vostro cuore e non lasciate che vada sprecato
Perchè una cosa è sicura
Sicuramente vi farà soffire
se gettate tutto via.

ah, bob allora aveva una voce meravigliosa.

per colonna sonora potrei mettere forse questo mio brano di slide solo
http://www.youtube.com/watch?v=WIx0h_VOtB0