giovedì 13 gennaio 2011

montagne # 1


veduta delle Pale di San Martino

da Passo Rolle

Pavione

Vette Feltrine - panorama
Pale autunno

scia

3 commenti:

papavero di campo ha detto...

montagne attorno e dentro,
sciame di visioni addosso ad una docile fibra dell'universo



I FIUMI, Giuseppe Ungaretti, 1916

Mi tengo a quest’albero mutilato
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna

Stamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato

L’Isonzo scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua

Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole

Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo

Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia

Ma quelle occulte
Mani
Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità

Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita

Questi sono
I miei fiumi

Questo è il Serchio
Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.

Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure

Questa è la Senna
E in quel suo torbido
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto

Questi sono i miei fiumi
Contati nell’Isonzo

Questa è la mia nostalgia
Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre


(una condivisione, lui dice dei fiumi, tu delle montagne, io non so, di luoghi forse che mi hanno accolta)

jimi trotter ha detto...

"Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia"....

è questo.
ma un chiarore giunge inaspettato

papavero di campo ha detto...

scia di montagna
ingloba passi e cuore
respiro e ritmo

(haiku dedicato al tuo "scia")