questi dipinti del 1992 sono eseguiti con una tecnica ibrida che mi è cara, a metà strada tra l'acquerello tradizionale, con largo uso di acqua, e la tecnica dry brush, sviluppata in maniera magistrale da Andrew Wyeth.
La mia personale variante consiste nel non usare il bianco coprente sopra gli altri colori, come invece usava fare Wyeth nei suoi meravigliosi lavori, bensì, mutuato dalla tecnica classica, lasciare che il bianco sia dato dalla carta, nelle aree non dipinte.
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