martedì 9 agosto 2011

CARELESS LOVE.

Conosco questo blues da 45 anni. La prima volta lo sentii su un nastro registrato da mia madre, che seguiva una trasmissione radiofonica di musica folk americana. Era una versione di Josh White. Restavo incantato davanti al registratore Geloso ad ascoltare quelle musiche così diverse, credevo provenissero da un altro pianeta.
Qui lo suono con una chitarra baritono fretless autocostruita.


4 commenti:

papavero di campo ha detto...

splendida agitazione di nuvole e di vibrazione sonora e di emozioni quando le parole sono davvero di troppo,

e me ne sto incantata,

avevo bisogno della malia struggente del blues, in un baleno risollevarmi da un pomeriggio assai triste rannuvolato.. solo da un amico si può ricevere un siffatto miracolo,

grata m'inchino alla grazia della tua arte alta e alla maestria tua eclettica

papavero di campo ha detto...

ah peccato non vedere le dita suonare le corde della chitarra,
nuvole e monti ed anche le mani

jimi trotter ha detto...

sempre troppo buona, mia cara papavero, ma ascolto volentieri (molto volentieri) il tuo apprezzamento sul video.
Non ci sono immagini dell'esecuzione perché il brano lo ho registrato qualche anno fa.
La chitarra in questione è essenzialmente una elettrica con la tastiera liscia, senza i tasti metallici, sulla quale ho montato un set di corde ibrido: tre corde da basso e le tre corde avvolte da chitarra, in modo tale che il mi cantino è in realtà un sol avvolto. Quindi l'accordatura è in sol, cinque toni più bassa della norma. Quanto alle nuvole in movimento veloce...trucchetto datato, ma mi affascina lo stesso tantissimo, e continuo a fare riprese...
grazie cara

papavero di campo ha detto...

nuvole in corsa
cuore blues pizzicato
un bianco incendio